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Movimenti - prima parte

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Jurik's avatar
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Non servono commenti.
Ora sono solo i miei ricordi.
Non pretendo altro da loro.
Li condivido, tutto qui.

Ju
primo movimento.
mi abbraccio a letto nel letto che non aveva mai visto me abbracciarmi
mi abbraccio nel letto che ha sotto le lenzuola piume d'oca
le lenzuola mi isolano dalle piume ma le sento lo stesso
mi vengono in mente le cose più morbide che io abbia mai tastato
un gatto.
forse un gatto.
forse era solo uno sguardo...
la punta di un dito
la punta del naso
mi abbraccio a letto perché nessuno più mi abbraccia
lo faccio da me.


secondo movimento.
ho una camera senza chiave
e non ho spazi che siano miei del tutto perché non ho chiavi
mi siedo sempre sul bordo
ho un letto in camera, e una sedia
e mi siedo sempre sul bordo del letto e della sedia
aderire troppo è rumoroso, e io devo stare in silenzio.
è rispettoso il silenzio, e qui vige il rispetto.


terzo movimento.
mi siedo sul bordo del letto che ha lenzuola grigie e copriletto grigio
il colore è stata una mia scelta
ma la scelta iniziale non era questa
di recente non per mia scelta il vecchio copriletto è stato riposto
e questo, quasi dimenticato è ritornato.
ah me lo ricordavo.
e lui, ci giurerei, ricordava me.

ricordo di un tempo grigio
io ero grigio

solo io ero grigio

"qual è il tuo colore preferito? il grigio? il grigio è la non scelta"
non pensavo fosse così importante scegliere.
perché allora non lo sapevo
adesso so


quarto movimento.
mi giro sul fianco
lei dorme di fianco
lei dorme di fianco e a volte mi dava la schiena
così l’abbracciavo
una mano quella del braccio che le circondava la vita la tenevo sulla sua pancia
l’altra invece l'incastravo sotto la mia testa
per non darle fastidio.
ho sempre pensato dia sicurezza farsi cullare

non facevo mai rumore quando dormivamo insieme
avevo paura di respirare
non respiravo

qualche volta sono spirato.
nulla più.


quinto movimento.
quando fai l’amore per un intero pomeriggio o un’intera notte senza sosta
poi non senti più niente
finisce che non senti più niente

allora ti fermi
vai a mangiare qualcosa.
lei scendeva le scale e prendeva del pane
mangiava il pane e sorrideva. Che semplicità disarmante
io guardavo..un campo.
oltre il vetro di là dalla strada
a volte mi smarrivo

lei mangiava il pane senza niente, solo pane

poi ci si riabbracciava
si sistemava il lenzuolo
e i corpi tornavano caldi

si ricominciava a sentire.

così mi ha detto lei
dobbiamo fermarci
così mi ha detto lei
devo fermarmi per tornare a sentire.

io con le labbra a metà non ho trovato il coraggio
con le labbra a metà come un pesce
non le ho detto la verità

"chi si ferma è perduto"
© 2005 - 2024 Jurik
Comments2
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gardenofgloom's avatar
nn ha senso commentare i ricordi altrui.. lasciami solo dire che..è stato emozionante..